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Commercio estero extra Ue

Ad agosto 2015, mese che si caratterizza nell’anno per i più bassi volumi di interscambio, entrambi i flussi commerciali con i paesi extra-Ue presentano una diminuzione congiunturale, più marcata per le esportazioni (-8,1%) che per le importazioni (-3,2%).

Il calo congiunturale dell’export è diffuso ed è particolarmente accentuato per l’energia (-13,3%) e i beni strumentali (-11,8%). Il calo dell’energia (-13,9%) determina la flessione congiunturale dell’import che, al netto di questa componente, aumenta dello 0,9%.

Il calo di agosto condiziona negativamente anche la dinamica congiunturale dell’export negli ultimi tre mesi (-4,6%), con una marcata flessione per i beni strumentali (-7,3%). La flessione congiunturale dell’import su base trimestrale è più contenuta (-1,5%).

Ad agosto 2015, il calo tendenziale dell’export (-3,4%) è più accentuato (-5,2%) se corretto per i giorni lavorativi (21 ad agosto 2015 rispetto a 20 di agosto 2014). Per l’import si registra un decremento tendenziale (-1,6%) ascrivibile all’energia (-21,5%).

Ad agosto 2015 si registra un avanzo commerciale di 1,5 miliardi di euro, che incrementa il saldo cumulato dall’inizio dell’anno, pari a +20,4 miliardi (+14,5 miliardi nello stesso periodo del 2014). Nei primi otto mesi del 2015 il surplus nell’interscambio di prodotti non energetici raggiunge +41,1 miliardi (era +42,3 miliardi nel 2014).

Nonostante la flessione registrata ad agosto, la crescita tendenziale dell’export dall’inizio dell’anno rimane sostenuta (+5,6%, con un incremento in valore di 6,5 miliardi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). Nello stesso periodo l’import è solo lievemente crescente (+0,6%); al netto dei prodotti energetici è però in forte espansione (+12,0%).

I beni strumentali (+6,6%), i prodotti intermedi (+6,2%) e i beni di consumo (+6,1%) trainano la crescita tendenziale delle vendite sui mercati extra Ue nel periodo gennaio-agosto 2015.

In un contesto internazionale caratterizzato da una forte instabilità dei mercati, le vendite verso gli Stati Uniti (+13,1% ad agosto e +25,3% dall’inizio dell’anno) forniscono un forte impulso alle vendite complessive verso i mercati extra Ue, spiegando oltre i tre quarti dell’incremento tendenziale delle esportazioni verso l’area extra Ue nel periodo gennaio-agosto 2015.

Nello stesso periodo, Medio Oriente (+10,9%), Turchia (+8,1%), Svizzera (+4,0%) e India (+12,6%) hanno sostenuto la crescita tendenziale dell’export con un contributo complessivo pari a oltre 2 punti percentuali.

La forte flessione registrata dall’inizio dell’anno per le vendite verso la Russia (-28,6% nei primi otto mesi) ha sottratto oltre 1,5 punti percentuali alla crescita dell’export nazionale verso i paesi extra Ue.

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