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Indice di Disagio socio-economico di individui e famiglie a livello sub-comunale (IDISE) - Anno 2021

L’Istat rende disponibili i primi risultati di un progetto volto a misurare il disagio socio-economico degli individui, inteso come “Condizione in cui gli individui sperimentano difficoltà a soddisfare adeguatamente le loro necessità di base a causa della carenza o insufficienza delle risorse e delle opportunità di tipo sociale, economico, lavorativo ed educativo”.

I risultati sono disponibili a livello sub-comunale per i seguenti comuni: Bari, Bologna, Cagliari, Carpi, Catania, Firenze, Genova, Gorizia, Messina, Milano, Modena, Napoli, Olbia, Padova, Palermo, Parma, Perugia, Prato, Reggio di Calabria, Roma, Taranto, Torino, Trieste, Venezia e Verona.

Le aree più critiche dei comuni vengono individuate dal nuovo Indice di DIsagio Socio-Economico (IDISE). Si tratta di un indice composito costruito come combinazione di nove indicatori elementari, rappresentativi delle componenti più rilevanti del fenomeno e misurabili con elevata disaggregazione territoriale. L’indice è calcolato utilizzando la metodologia dell’Adjusted Mazziotta-Pareto Index e ha come base di riferimento il valore medio comunale fissato pari a 100. Pertanto, i valori dell’IDISE sono confrontabili solo tra aree appartenenti allo stesso comune e non tra aree ricadenti in comuni diversi. I dati utilizzati sono relativi alla popolazione residente in famiglia al 31/12/2021 nelle sezioni di censimento 2021 di centro abitato e in cui sono presenti edifici ad uso prevalentemente residenziale.

Per ciascun comune, si rilascia un file .zip contenente i valori dell’IDISE, dei relativi indicatori elementari e di un ulteriore insieme di indicatori di contesto sulle caratteristiche socio-demografiche della popolazione residente, distinti per i seguenti livelli territoriali sub-comunali:

  • Aree Sub-Comunali (ASC), partizioni amministrative e/o toponomastiche definite nell’ambito delle Basi Territoriali 2021. Per i comuni con più livelli di ASC si diffondono i risultati riferiti al livello di massima disaggregazione territoriale;
  • Aree di Disagio socio-economico in ambito Urbano (ADU), definite tramite una procedura di tipo sequenziale che aggrega sezioni di censimento contigue ed omogenee rispetto ai valori dell’IDISE.

Vengono inoltre rese disponibili le mappe interattive delle ADU sulle quali è possibile visualizzare le sezioni di censimento che le compongono e alcuni layer informativi utili per una loro più immediata identificazione all’interno del territorio comunale.

I dati sono corredati di una nota informativa e di una nota metodologica che descrivono le modalità di definizione dell’indice composito, i metadati esplicativi degli indicatori (descrizione, unità di misura, fonti, formule di calcolo) e la procedura di costruzione delle ADU. Viene infine rilasciato il tracciato record dei file, distinto per ASC e ADU.

Quanto diffuso è il risultato di una prima sperimentazione. Gli ulteriori sviluppi previsti dal progetto permetteranno di diffondere i risultati per insieme di comuni più ampio e di aggiornare l’indice composito, consentendo di individuare le aree sub-comunali più disagiate rispetto allo schema concettuale adottato, fornendo delle misure sempre più efficienti e tempestive.

Guarda l’infografica relativa

Per informazioni rivolgersi a: progettodisagio@istat.it

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