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Prospettive per l’economia italiana

Per l’anno 2012 si prevede una riduzione del Pil italiano pari all’1,5%, provocata da una contrazione della domanda interna, non pienamente compensata dalla dinamica positiva della domanda estera netta, la quale riflette la forte discesa dell’import (-4,8%) e una tenuta dell’export (+1,2%).

La marcata riduzione degli investimenti fissi lordi (-5,7%) è causata dalle difficoltà di accesso al credito da parte delle imprese e dalla debolezza della domanda attesa. La diminuzione dell’occupazione e la perdita di potere d’acquisto sono previste comprimere la spesa per consumi delle famiglie (-2,1%). Le misure di consolidamento della finanza pubblica avranno un impatto negativo sui consumi collettivi.

Nel 2013 si prevede che il tasso di crescita del Pil torni ad essere leggermente positivo (+0,5%) per effetto del rafforzamento della domanda mondiale e di una debole ripresa degli investimenti delle imprese.

Il prossimo anno la crescita del commercio mondiale dovrebbe sostenere le esportazioni italiane (+4,0%), anche se il contemporaneo incremento delle importazioni (+2,3%) attenuerebbe il contributo positivo alla crescita del Pil. Si prevede anche una stagnazione della domanda interna, con i consumi delle famiglie che contribuiranno negativamente alla dinamica del Pil (-0,2%).

Il permanere o l’aggravarsi delle tensioni sui mercati finanziari, con il conseguente ampliamento del differenziale dei rendimenti sui titoli di Stato italiani rispetto a quelli tedeschi, e una dinamica meno vivace del commercio mondiale costituiscono i principali fattori di rischio al ribasso per queste previsioni.

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