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Comunicato stampa

Commercio estero con i paesi extra Ue

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A gennaio 2016 entrambi i flussi commerciali presentano una diminuzione rispetto al mese precedente, più marcata per le esportazioni (-6,2%) che per le importazioni (-3,6%).

La flessione congiunturale delle vendite verso i paesi extra Ue è estesa a tutti i raggruppamenti principali di beni ed è particolarmente sostenuta per l’energia (-28,5%) e i beni strumentali (-7,8%).

Dal lato dell’import la flessione congiunturale è da ascrivere all’energia (-14,3%) e, in misura minore, ai beni strumentali (-2,6%). Gli acquisti di beni di consumo durevoli sono in forte crescita (+9,1%).

Nell’ultimo trimestre, la dinamica congiunturale dell’export verso i paesi extra Ue rimane tuttavia positiva (+2,5%) e risulta più ampia (+3,0%) al netto della componente energetica (-8,7%). Le vendite di beni di consumo non durevoli (+5,6%) e di beni strumentali (+3,2%) sono in marcata espansione.

L’ampia contrazione delle esportazioni su base annua (-7,9%) si riduce al netto dell’effetto dovuto alla differenza nei giorni lavorativi (-4,7%). La flessione è particolarmente sostenuta per l’energia (-19,2%) e i prodotti intermedi (-12,2%). La dinamica negativa di questi ultimi è influenzata dalla consistente contrazione delle vendite di metalli preziosi. Anche le importazioni flettono (-6,5%); tuttavia, al netto dell’energia (-28,4%), risultano in contenuta crescita (+1,2%).

A gennaio 2016 il deficit commerciale (-495 milioni) è più ampio rispetto allo stesso mese del 2015 (-344 milioni). Anche il surplus nell’interscambio di prodotti non energetici (+1,3 miliardi) è in diminuzione rispetto a gennaio 2015 (+2,3 miliardi).

Nel mese di gennaio 2016 la flessione tendenziale delle esportazioni è diffusa a quasi tutti i principali partner commerciali, a eccezione del Medio Oriente (+1,3%). Prosegue, da maggio 2014, il calo delle vendite di beni verso la Russia (-24,2%) mentre si rileva, dopo mesi di continua e sostenuta espansione, una battuta d’arresto per le esportazioni verso gli Stati Uniti (-8,1%), in parte condizionata dalla sfavorevole dinamica delle vendite di metalli preziosi.

Le importazioni da Russia (-14,2%), OPEC (-12,5%) e Stati Uniti (-8,1%) sono in forte calo; gli acquisti da paesi ASEAN (+13,6%), Svizzera (+8,4%) e Cina (+4,8%) risultano in espansione.

Prossima diffusione: 24 marzo 2016

Periodo di riferimento: Gennaio 2016

Data di pubblicazione: 25 febbraio 2016

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