Sessant’anni di Europa

Nel 2016 il tasso di occupazione in Italia è pari al 57,2 per cento della popolazione in età attiva, un livello inferiore a quello osservato nel complesso dell’Ue e ancor più basso se si considerano i soli paesi fondatori. Il ritardo dell’Italia sul fronte della partecipazione al lavoro >leggi ancora

Nel 1963 il tasso di disoccupazione in Italia è al 4 per cento: un minimo storico, ma un tasso comunque superiore a quello del gruppo dei sei fondatori. Una dinamica simile accomuna Italia ed E6 fino al 2001. Dal 2004 al 2007 il nostro Paese >leggi ancora

La partecipazione al mercato del lavoro, misurata con il tasso di attività, mostra per quasi 20 anni dalla firma dei Trattati di Roma un andamento negativo, più accentuato in Italia rispetto al complesso dei sei fondatori. Soltanto nel 2000 >leggi ancora

Nel corso di questi primi 60 anni d’Europa i profondi cambiamenti demografici e sociali hanno messo i lavoratori “anziani” sempre più al centro delle politiche. La maggiore longevità determina pressioni crescenti sui sistemi >leggi ancora

La quota dei salari, cioè la percentuale di reddito spettante al lavoro dipendente (corretta per tenere conto delle differenze nella composizione del lavoro) dagli anni Ottanta è andata diminuendo nell’insieme dei Paesi fondatori e ancor più in Italia. Trattandosi di un indicatore anticiclico >leggi ancora

L'occupazione e le differenze di genere

Il tasso di disoccupazione

La partecipazione al mercato del lavoro

I lavoratori anziani

La quota dei salari