BOZZA BIS HOME PAGE Classificazione delle attività economiche Ateco

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L’Istat rende disponibili gli strumenti per individuare il codice Ateco di un’attività economica. Il codice ottenuto non ha valore legale ma semplicemente statistico; può essere utilizzato nelle operazioni di denuncia o di registrazione della propria attività.

La versione della classificazione attualmente in vigore è ATECO 2007 aggiornamento 2022.

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Definizione, struttura, contenuti, criteri

L’ATECO 2007, che costituisce la versione nazionale della nomenclatura europea NACE Rev. 2, pubblicata sull’Official Journal il 20 dicembre 2006 (Regolamento (CE) n.1893/2006 del PE e del Consiglio del 20/12/2006), è stata adottata dall’Istat a partire dal 1° gennaio 2008. Grazie alla stretta collaborazione avuta con l’Agenzia delle Entrate e le Camere di Commercio si è pervenuti ad un’unica e condivisa classificazione delle attività economiche, frutto di un processo di integrazione e semplificazione tra le Amministrazioni pubbliche. Fino a livello di classe (prime 4 cifre del codice ATECO), i codici e i titoli dell’ATECO 2007 coincidono con quelli della NACE Rev. 2 così come i contenuti e i codici di dettaglio della versione nazionale sono perfettamente coerenti con l’impianto classificatorio della NACE Rev. 2.

La classificazione ATECO raggruppa a vari livelli attività economiche che si presuppongono simili e rispetta il principio della completezza o esaustività. Le singole categorie sono mutuamente esclusive, per cui ogni elemento deve essere classificato in una sola specifica categoria, e devono essere significative, nel senso che la disaggregazione non deve scendere al di sotto di limiti che potrebbero ostacolarne la rilevazione.La classificazione ATECO è una classificazione gerarchica costituita da codici alfanumerici che al maggior livello di dettaglio arrivano fino a 6 cifre; essa presenta le varie attività economiche raggruppate, dal generale al particolare, in sezioni (lettera maiuscola), divisioni (2 cifre numeriche), gruppi (3 cifre numeriche), classi (4 cifre numeriche), categorie (5 cifre numeriche) e sottocategorie (6 cifre numeriche). La classificazione ATECO rappresenta la versione italiana della nomenclatura europea NACE [inserire link alla pagina tematica del sistema integrato di classificazioni]; le due classificazioni coincidono fino alla classe (IV cifra).I codici ATECO possono essere accompagnati da informazioni aggiuntive, le cosiddette “note esplicative” che forniscono indicazioni dettagliate su ciò che è coperto da una data categoria. Le note esplicative si distinguono in:– note di contenuto centrale che forniscono una descrizione generale del contenuto di un determinato codice;– note di inclusione che rappresentano esempi di attività economiche comprese in un determinato codice ma non possono essere considerate esaustive dell’intero contenuto del codice stesso;– note di esclusione che intendono evidenziare quelle attività economiche che non appartengono ad un determinato codice perché incluse in un’altra voce a cui si rimanda.

Generalmente la classificazione delle attività economiche viene modificata dopo molti anni e in occasione dei processi di revisione guidati a livello internazionale e poi implementati anche a livello nazionale.  L’opportunità di andare incontro alle esigenze di rappresentare in maniera più adeguata i cambiamenti che intercorrono nella realtà economica nazionale ha spinto l’Istat a definire un processo di aggiornamento periodico più frequente della classificazione che riguarda soltanto l’ambito nazionale e quindi solo le categorie e sottocategorie ATECO (rispettivamente i codici a 5 e 6 cifre) e le note esplicative, nel rispetto della conformità alla Nace vigente [mettere il link alla PAGINA Le modifiche all’ATECO].

L’ATECO 2007 aggiornamento 2021 ha rappresentato il primo aggiornamento periodico adottato dall’Istat e riguarda l’aggiornamento parziale della classificazione ATECO 2007.

La classificazione attualmente in vigore è l’ATECO 2007 aggiornamento 2022.

Processi di revisione

Per adeguarsi ai cambiamenti delle strutture economiche, la classificazione ATECO è soggetta ad un processo di revisione periodica, nel passato adottata a distanza di 10-15 anni. A partire dal 2020 l’Istat ha avviato un innovativo progetto volto ad affrontare il problema dell’obsolescenza della classificazione introducendo una procedura di aggiornamento, al massimo annuale, svincolata dai processi più lunghi di revisione internazionali. Il processo di aggiornamento periodico riguarda soltanto l’ambito nazionale e quindi le categorie e sottocategorie ATECO (rispettivamente i codici a 5 e 6 cifre).
La classificazione ATECO è il prodotto dell’applicazione di una metodologia rigorosa armonizzata a livello europeo e internazionale. Tutte le modifiche alla classificazione ATECO, coerenti con la classificazione Europea NACE e quindi concordate con Eurostat, possono essere di revisione, aggiornamento o manutenzione, a seconda della fase del processo di modifica attivata o del livello di struttura interessato.
Revisione: è un processo complesso che implica un riesame completo della classificazione e degli strumenti utilizzati dagli utenti, dovuto alla necessità di rappresentare una realtà mutata significativamente. I progetti di revisione coinvolgono una platea ampia di stakeholder, per garantire che diversi interessi siano adeguatamente rappresentati; sono intrapresi a lunghi intervalli temporali.
Aggiornamento: è un insieme di attività che comportano modifiche parziali della classificazione vigente per meglio codificare fenomeni prima sconosciuti o realmente nuovi, o a seguito di nuove informazioni su codici già esistenti.
Manutenzione: riguarda la correzione di errori commessi nella fase di costruzione della classificazione e l’inserimento di definizioni esplicative delle categorie già previste. A livello europeo la gestione di tali modifiche avviene attraverso l’analisi periodica di casi studio (cosiddetti case-laws e rulings) proposti dai Paesi Membri e risolti insieme a Eurostat.
Processo di revisione della classificazione ATECO
L’Istat è attualmente direttamente coinvolto nel processo di revisione della classificazione europea delle attività economiche NACE Rev.2 che prevede il riesame dell’intera struttura della NACE (prime 4 cifre del codice ATECO). Tale processo è governato da una Task Force coordinata da Eurostat e formata dagli Istituti Nazionali di Statistica dei Paesi europei.
In virtù dell’appartenenza della classificazione NACE al sistema integrato di classificazioni economiche sviluppato sotto l’egida delle Nazioni Unite [link alla pagina del sistema integrato di classificazioni statistiche], le attività di revisione devono necessariamente coordinarsi con i lavori di revisione della classificazione ISIC (International Standard Industrial Classification of All Economic Activities) in atto a livello internazionale.
Analogamente, le attività di revisione della classificazione ATECO, versione nazionale della NACE, devono tener conto delle decisioni prese a livello europeo, e conseguentemente anche internazionale; non possono quindi procedere in autonomia. È il Comitato ATECO [link alla pagina di presentazione del Comitato ATECO], organismo temporaneo inter-istituzionale, che ha il mandato di discutere e approvare una revisione integrale dell’ATECO in conformità alle decisioni prese a livello europeo.

Processo di aggiornamento della classificazione ATECO
L’Istat svolge un ruolo di coordinamento delle iniziative finalizzate a recepire e valutare le eventuali proposte di perfezionamento e aggiornamento della classificazione ATECO vigente, manifestate dagli enti e agli organismi di settore quali principali stakeholder. Il Comitato ATECO [inserire link alla pagina del Comitato] ha il mandato ufficiale di valutare le proposte di modifica che interessano i codici di categoria e sottocategoria ATECO (V e VI cifra) e le relative note esplicative.
Ogni proposta di modifica deve seguire un processo di analisi e valutazione articolato nelle seguenti fasi:
1. raccolta delle proposte di modifica della classificazione e attivazione di istanze specifiche;
2. prevalutazione da parte di un team di esperti referenti della classificazione Ateco dell’Istat;
3. analisi e valutazione a cura del Comitato Ateco e validazione del Direttore Centrale per le Statistiche Economiche dell’Istat;
4. approvazione finale della Commissione Europea che esprime la sua posizione favorevole/contraria sulla proposta entro 2 mesi secondo quanto stabilito dall’art. 4 del Regolamento (CE) n. 1893/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio, dopo aver verificato la conformità dei progetti di documenti che modificano la versione nazionale della NACE.
La singola istanza potrà essere accolta, e quindi la modifica adottata, solo qualora il cambiamento proposto abbia raccolto il parere favorevole in ogni fase di valutazione prevista all’interno del processo. Le proposte di modifica presentate dagli utenti possono essere incorporate nella classificazione al massimo una volta l’anno e secondo tempistiche idonee ad assicurarne l’adozione per finalità statistiche.
L’Istat, in quanto principale produttore di statistica ufficiale, è responsabile esclusivamente dell’adozione della classificazione ATECO per le sole finalità statistiche di competenza mentre l’adozione della nuova struttura per ogni altro fine (ad esempio, amministrativo o fiscale) dovrà essere garantita dalle istituzioni preposte al perseguimento di questi ultimi (ad esempio, Camere di Commercio o Agenzia delle Entrate), che sono comunque adeguatamente rappresentate all’interno del Comitato ATECO.
Presentazione proposte di modifica alla classificazione
I soggetti che ritengono la classificazione non sufficientemente rappresentativa possono avanzare proposte di modifica alla classificazione ATECO inviando una mail alla casella di posta comitatoateco@istat.it gestita dalla segreteria tecnica del Comitato ATECO. La proposta di modifica avrà maggiore risalto se presentata mediante il supporto delle specifiche associazioni di categoria o di settore, che sono più strutturate a rappresentare gli interessi collettivi degli attori economici.
Ogni proposta di modifica presentata deve contenere:
– qualsiasi elemento utile per la corretta identificazione del proponente: nome e cognome, recapito telefonico e indirizzo e-mail; occorre inoltre, specificare a che titolo l’utente presenta la proposta (ad esempio, eventuale associazione di settore);
– il tipo di modifica richiesta (integrazione delle sole note esplicative o cambiamento strutturale a livello di V e VI cifra) e una descrizione completa della modifica avanzata;
– qualsiasi elemento utile per la valutazione della/e proposta/e di modifica: le motivazioni che la/e giustificano e la rilevanza del settore coinvolto (numero di imprese e peso economico).

Per segnalare una proposta di modifica occorre compilare il form (mettere icona pdf del form: vedi documento MODULO_EDITABILE_ATECO.pdf) che dovrà essere indirizzato direttamente a comitatoateco@istat.it . Le proposte sono quindi prese in carico dalla segreteria del Comitato ATECO e avviate al processo di valutazione sopra descritto.

Altri formati e versioni precedenti

La versione nazionale della classificazione attualmente in vigore, ATECO 2007 Aggiornamento 2022 rappresenta il secondo aggiornamento periodico adottato dall’Istat e riguarda l’aggiornamento parziale della versione della classificazione vigente, ATECO 2007.

FORMATO TURTLE (zip, 201 kb)
FORMATO XLS (zip, 178 kb)
FORMATO RDF-XML (zip, 382 kb)
VOLUME INTEGRALE ATECO 2007 – edizione 2009 (pdf, 3622 kb)

ATECO 2002
La versione precedente all’ATECO 2007 è ATECO 2002 che ha rappresentato la versione nazionale della classificazione NACE Rev. 1.1 definita in ambito europeo e approvata con Regolamento della Commissione n. 29/2002, pubblicato su Official Journal del 10 gennaio 2002. L’ATECO 2002 è stata sviluppata dall’Istat, con la collaborazione di esperti delle pubbliche amministrazioni coinvolte nella attività di classificazione delle unità produttive, di esperti dei principali settori economici e di rappresentanti di numerose associazioni di produttori.
ATECO ‘91
Risale alla fine degli anni ’80, la costituzione da parte dell’Istat (all’epoca Istituto centrale di statistica) di un’apposita commissione di studio incaricata di formulare proposte per la classificazione delle attività economiche ma anche quella delle professioni, da utilizzare a partire dai censimenti generali degli anni ’90. La classificazione delle attività economiche (ATECO ’91) aveva come base di riferimento internazionale la versione “non emendata” della NACE Rev. 1 in modo da rendere coincidenti le due classificazioni fino al quarto livello di dettaglio. Un quinto livello di dettaglio fu introdotto nell’ATECO ’91 articolando a livello analitico, ove necessario, i codici a quattro cifre. Eurostat e gli altri Paesi europei adottarono la versione NACE Rev. 1 “emendata” successivamente al rilascio di ATECO ’91; ne consegue che 25 codici contenuti in ATECO ’91 non hanno corrispondenza diretta con quelli della NACE Rev. 1 “emendata” e, quindi, con la classificazione adottata dagli altri Paesi della comunità.
ATECO ‘81
La versione ATECO ’81, predisposta in occasione del VI censimento economico (1981) era basata (anche se non coincidente) sulla nomenclatura generale delle attività economiche nella Comunità europea, non sottoposta a regolamento comunitario. Nei censimenti precedenti al 1981 la classificazione non presentava particolari riferimenti con analoghi sistemi internazionali.

Versioni precedenti ATECO
• VOLUME INTEGRALE ATECO 2002 (pdf, 2781 kb)
• RACCORDO ATECO 2007-2002 (pdf, 271 kb)
• RACCORDO ATECO 2002-2007 (zip, 55 kb)
• RACCORDO ATECOFIN 2004-ATECO 2007 (pdf, 100 kb)
• RACCORDO ATECO 1991-2002 (pdf, 429 kb)

Relazioni con altre classificazioni economiche internazionali

Nel corso degli anni Novanta le classificazioni statistiche internazionali sono state oggetto di una profonda revisione che ha dato origine a un sistema integrato di classificazioni armonizzate e collegate fra loro dal livello mondiale a quello nazionale. La classificazione ATECO è parte di questo sistema integrato di classificazioni economiche che racchiude sia classificazioni delle attività economiche sia dei prodotti e dei beni.

Rielaborazione dell’immagine tratta da European Business Statistics Manual (2021 edition) (mettere icona pdf descrittiva dell’immagine: vedi documento Sistema integrato delle classificazioni_doc_descrittivo.pdf)

Le relazioni tra le classificazioni delle attività economiche
La classificazione ISIC (International Standards Industrial Classification), promossa dalle Nazioni Unite, rappresenta il sistema internazionale di classificazione delle attività economiche.

L’impianto classificatorio dell’ISIC è utilizzato come base di riferimento per la classificazione statistica delle attività economiche adottata nell’Unione Europea NACE (Statistical classification of economic activities in the European Community). La NACE occupa il livello centrale, e quindi intermedio, del sistema integrato collocandosi tra le classificazioni nazionali come l’ATECO e quelle internazionali.
Le versioni europee delle classificazioni internazionali, rispetto a quelle di livello superiore, sono adattate alle esigenze degli Stati Membri e permettono la produzione di dati più dettagliati ma comunque armonizzati tra i Paesi dell’Unione Europea.
Le attività di manutenzione, aggiornamento e revisione della NACE sono affidate ad Eurostat nell’ambito del Sistema Statistico Europeo, in particolare all’interno dello Standards Working Group. Il gruppo di lavoro permanente è composto, tra gli altri, dai delegati nazionali dei Paesi Membri, principali esperti tematici e metodologici di progettazione e implementazione delle classificazioni statistiche a livello europeo. Il gruppo ha la facoltà di istituire sottogruppi operativi dedicati all’analisi di fabbisogni informativi tematici specifici sotto forma di gruppi di esperti o task force. L’Istat è membro attivo della NACE review Task Force, nata a settembre 2018, così garantendo attraverso la partecipazione al processo decisionale europeo la rappresentazione delle necessità nazionali per cogliere l’evoluzione del sistema produttivo italiano e non solo quello internazionale. Di conseguenza, le attività dell’Istat finalizzate alla manutenzione, all’aggiornamento e alla revisione della classificazione delle attività economiche ATECO [link alla pagina “Le modifiche all’ATECO”] vengono condotte attraverso l’interazione con gli organismi internazionali, soprattutto a livello europeo.

Altre classificazioni
Per avere informazioni sulle altre classificazioni adottate dall’ISTAT si rimanda alla pagina dedicata [inserire link https://www.istat.it/it/metodi-e-strumenti/classificazioni ]

Comitato ATECO

pdf da scaricare

Dal 30 giugno 2020 l’Istat è impegnato nel processo di revisione della classificazione ATECO in parallelo alle attività di revisione delle classificazioni internazionali ISIC e NACE.
Lo svolgimento del processo di valutazione e predisposizione della nuova ATECO è supportato dal Comitato interistituzionale per la definizione, l’implementazione e la gestione della nuova versione della classificazione delle attività economiche ATECO (Comitato ATECO), istituito dal Presidente dell’Istat e composto da esperti statistici, rappresentanti dei principali enti amministrativi e delle organizzazioni imprenditoriali.
Il Comitato ATECO nasce, come tavolo di confronto tra l’Istat (responsabile della manutenzione della classificazione delle attività produttive), gli enti che sono coinvolti nel processo di attribuzione dei codici ATECO agli utenti (a fini fiscali e amministrativi) e le associazioni di categoria principali stakeholder della realtà economico-produttiva italiana.
Il Comitato ATECO proprio per le finalità della revisione prima NACE e poi ATECO è chiamato a supportare sia il lavoro della NACE review Task Force e a governare il processo di revisione dell’ATECO, nonchè valutare le richieste di modifica ATECO per l’aggiornamento della versione corrente della classificazione delle attività economiche ATECO.
Esso vede coinvolti esperti statistici dei principi tecnico-statistici della classificazione, esperti statistici tematici con competenza nei differenti domini statistici, esperti informatici dell’Istat e i rappresentanti degli Enti esterni, che agiscono come delegati dei rispettivi Enti coinvolti nelle attività del Comitato.
Inserire accordion “Composizione del Comitato ATECO” dove includere la parte evidenziate in gialla.
Rappresentanze di governo
• Ministero dello Sviluppo Economico
• Ministero dell’Economia e delle Finanze
• Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della Vita
Sistema camerale, fiscale e previdenziale
• Centro Studi delle Camere di Commercio “Guglielmo Tagliacarne”
• Unione italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura – Unioncamere
• Società di Informatica delle Camere di Commercio Italiane – InfoCamere
• Agenzia delle Entrate
• Soluzioni per il Sistema Economico Spa – Sose
• Istituto Nazionale Previdenza Sociale – INPS
Rappresentanti del settore finanziario
• Banca d’Italia
• Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni – IVASS
Rappresentanze settoriali
• Confederazione Autonoma Sindacati Artigiani – CASARTIGIANI
• Confederazione Nazionale dell’artigianato e della Piccola e Media Impresa – CNA
• Confartigianato Imprese
• Confcommercio
• Confesercenti
• Confindustria
• FINCO

FAQ - DOMANDE FREQUENTI SULL'ATECO

link –> https://www.istat.it/it/archivio/262137

o pdf da scaricare

ATECO ed emergenza sanitaria

Attività economiche da sospendere (ex DPCM del 22 marzo)

7 maggio 2020 – In riferimento al decreto emanato dal Presidente del Consiglio dei Ministri in data 22 marzo 2020 (e successive modifiche) concernente misure urgenti di contenimento della diffusione del contagio del virus COVID-19 sull’intero territorio nazionale si precisa che l’Istat, principale produttore di statistica ufficiale a supporto dei cittadini e dei decisori statistici, predispone le nomenclature per la classificazione dei fenomeni di carattere demografico, economico e sociale.

L’ATECO rappresenta la classificazione delle attività economiche sviluppata e utilizzata dall’Istat esclusivamente per finalità statistiche e rispetto ad essa l’Istat fornisce chiarimenti interpretativi utili all’individuazione del codice ATECO più adeguato a rappresentare l’attività effettivamente svolta che, tuttavia, non costituiscono pareri vincolanti a fini legali, fiscali o amministrativi.

Al fine di individuare le attività economiche da sospendere si deve fare riferimento alle dichiarazioni rese presso le Amministrazioni di riferimento (ad esempio, Registro delle Imprese delle Camere di Commercio e Anagrafe Tributaria dell’Agenzia delle Entrate).

Informazioni dall’Istat nell’emergenza sanitaria
Informazioni sulla classificazione dei prodotti e delle attività manifatturiere per la prevenzione/trattamento del Covid-19 (NC8, PRODCOM, CPA, NACE, ATECO)

Contatti

Per richieste di chiarimento in merito alla classificazione vigente si suggerisce di scrivere alla casella ateco2007@istat.it

Per segnalazioni utili alle attività di manutenzione, aggiornamento o revisione della classificazione o per altre informazioni è possibile contattare la segreteria del Comitato ATECO [inserire link alla pagina del Comitato] scrivendo alla casella comitatoateco@istat.it

Periodo di riferimento: Da gennaio 2008

Data di pubblicazione: 01 gennaio 1970