di Alessandra Nuccitelli
Versione integrale del numero 15/2011
Lo scopo principale di questo lavoro è quello di evidenziare i vantaggi dei nuovi criteri automatici introdotti recentemente nel processo di controllo dei dati italiani sul commercio estero di beni.
Considerando la gran quantità di osservazioni da trattare in un tempo relativamente breve e il livello molto dettagliato di diffusione, tali procedure svolgono un ruolo importante nel garantire la qualità dei dati finali. La suddivisione – per operatore commerciale o per paese partner – dei domini utilizzati per l’individuazione di dati anomali conduce a intervalli di accettazione più affidabili rispetto al passato.
Inoltre, l’introduzione di una misura dell’errore potenziale associato ad ogni osservazione sospetta consente di concentrare la revisione interattiva solo sui dati anomali con maggior impatto sulle statistiche finali; ciò contribuisce a ridurre il numero dei controlli senza compromettere la qualità complessiva dei dati finali. La validità delle stime preliminari viene controllata tramite una tecnica di macro-editing basata sulla previsione automatica di serie storiche di dati opportunamente aggregati.