Oggi le dinamiche relazionali che influenzano la transizione all’età adulta dei giovani sono profondamente diverse da quelle che hanno accompagnato le generazioni passate: il processo di globalizzazione e interconnessione culturale, ha ridefinito contenuti, contesti, ambiti e modalità della “partecipazione”.
Le reti informali comprendono l’insieme delle relazioni interpersonali che gravitano e si intrecciano attorno alle persone (relazioni familiari, parentali, amicali, di vicinato, di mutuo aiuto). All’interno di questi network si mobilitano le risorse (umane e materiali) che assicurano sostegno e protezione agli individui sia nella vita quotidiana sia, in particolar modo, nei momenti critici e di disagio.
Un clima generalizzato di fiducia interpersonale, la partecipazione alla vita civile, politica e religiosa, la diffusa presenza di cultura civica accrescono il benessere individuale e la coesione sociale.
La partecipazione tra i giovani: i numeri chiave Anno 2014 (per 100 giovani con le stesse caratteristiche)
14-19 anni | 20-24 anni | 25-34 anni | |
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Si dichiarano molto soddisfatti delle relazioni familiari | 38,4 | 37,2 | 36,7 |
Si dichiarano molto soddisfatti delle relazioni con gli amici | 42,9 | 34,6 | 29,2 |
Hanno parenti, amici o vicini su cui contare | 87,3 | 86,5 | 85,9 |
Hanno partecipato a riunioni in associazioni culturali, ricreative o di altro tipo negli ultimi 12 mesi | 9,3 | 9,4 | 9,3 |
Hanno svolto attività gratuita per associazioni o gruppi di volontariato negli ultimi 12 mesi | 10,1 | 11,2 | 9,9 |
Partecipano attivamente alla vita civile e politica | 48,7 | 60,8 | 66,8 |
Si recano in un luogo di culto almeno una volta a settimana | 24,1 | 16,0 | 16,7 |
Fonte: Istat, Aspetti della vita quotidiana