Negli ultimi anni, la crescente disponibilità di dati statistici e lo sviluppo di standard e tecnologie per il web hanno facilitato la condivisione di informazioni detenute da vari soggetti e la loro fruibilità da parte di una sempre più vasta platea di utenti. Il concetto di “linked open data” ha agevolato considerevolmente l’accesso e lo scambio di flussi di dati partendo da una specifica ontologia. Questo approccio metodologico è alla base del “Sistema Informativo sulle Professioni”, un progetto ampio e articolato che, partendo dalla Classificazione delle Professioni Istat (CP2011), mette in relazione diverse Banche Dati contenenti informazioni utili alla ricostruzione del contesto socio economico che caratterizza il mercato del lavoro italiano: caratteristiche e requisiti delle professioni; fabbisogni occupazionali; offerte di lavoro.
In tale ambito, l’Inail mette a disposizione una banca dati statistica, con forte contenuto prevenzionale, su infortuni e malattie professionali. La conoscenza dei fenomeni costituisce un indispensabile strumento per orientare le politiche volte al miglioramento della qualità della vita lavorativa e alla riduzione di infortuni e malattie professionali. L’evoluzione naturale del sistema è orientata ad un “Sistema nazionale sulle professioni”, ancor più dinamico, che tende ad una centralizzazione dei dati e ad una loro raccolta automatica sfruttando le potenzialità offerte dal protocollo HTTP, dal paradigma REST e dall’architettura CRUD.

Interventi:
La Banca dati statistica delle professioni Inail per conoscere, monitorare e ridurre i rischi dei lavoratori
Adelina Brusco – Antonella Altimari – Roberto Boscioni, Inail
Datastat Hub: dal linked web data all’automatic data collection dei dati sulle professioni
Alessandro Capezzuoli – Emanuela Recchini – Sergio Vaccaro, Istat
