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Che cosa succede se ci scrivono gli alieni?

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Non si sono persi d’animo i bambini della classe terza della scuola primaria Giovanni Pascoli di Besozzo, in provincia di Varese, quando hanno ricevuto una missiva da un giovane alieno. Anzi, sotto la guida dell’insegnante hanno scritto tutti insieme una lettera di risposta.

Dal momento che l’alieno raccontava nei dettagli la sua giornata, le sue abitudini e le letture preferite, i bambini terrestri hanno iniziato a riflettere sulle proprie abitudini e le proprie letture, hanno raccolto i dati e realizzato i grafici dopodiché hanno risposto all’amico extraterrestre.
Con il progetto Corrispondenza dallo spazio  la classe ha vinto, nella categoria di riferimento, il contest Il Censimento permanente sui banchi di scuola.

La redazione di Dati alla mano ha raccolto la testimonianza dell’insegnante Paola Merizzi.

Il lavoro per il contest è stato efficace per avvicinare i bambini alla statistica?
Sicuramente! Anzitutto hanno compreso che per conoscere alcune realtà del territorio è necessario raccogliere i dati. Poi, che i dati devono essere ordinati per essere letti e interpretati e per poter formulare proposte finalizzate a migliorare alcuni aspetti della nostra realtà. Nel nostro caso, è stato utile per chiedere alla biblioteca di acquistare libri di poesia. È bello pensare che bambini di otto anni siano riusciti in questo modo a leggere la realtà in modo critico. Sicuramente l’entusiasmo che hanno espresso nel partecipare al progetto sarà uno stimolo per proseguire con indagini periodiche, secondo le modalità apprese durante questa esperienza.

Ha un suggerimento per l’Istat?
Sarebbe utile e interessante poter sviluppare semplici progetti a cadenza annuale, con tematiche e percorsi suggeriti da Istat per le scuole.

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Data di pubblicazione: 08 ottobre 2020