Progetto Archimede: utilizzo di fonti amministrative integrate

  • Ascolta questa pagina usando ReadSpeaker
  • Condividi
  • Lascia un feedback

Il Progetto Archimede, sviluppato dall’Istat di concerto con il SISTAN, ha l’obiettivo di ampliare l’offerta informativa del SISTAN mediante la produzione di collezioni di dati elementari, ottenuti dall’integrazione di archivi amministrativi, utili alla programmazione territoriale e settoriale e alla valutazione delle politiche pubbliche anche a livello regionale e locale, in un’ottica di riduzione dei costi e del fastidio statistico.

Le Regioni, attraverso il coordinamento del CISIS, compartecipano allo sviluppo dei vari temi del progetto Archimede e stanno attualmente collaborando con Istat alla progettazione e costruzione della base dati “Percorsi di istruzione, formazione, abbandono e inserimento lavorativo” dei giovani di età 14-29 anni, residenti in Italia o non residenti ma con segnali di studio e/o lavoro in Italia.
Nel 2015 è stata realizzata una prima sperimentazione del progetto con l’integrazione delle basi dati della Regione Emilia-Romagna che ha permesso di valutare i contenuti informativi disponibili presso le Regioni e promuovere l’omogeneità di lavoro sulle basi dati regionali. La sperimentazione ha portato alla condivisione con altre Regioni compartecipanti di tracciati record e classificazioni comuni dei dati regionali da integrare con la base dati nazionale. Nel 2016 è in corso una sperimentazione multi regione che permetterà di sviluppare analisi comparate fra le realtà regionali. I primi risultati riguardano l’Emilia-Romagna e la Lombardia.

A seguito della Legge Del Rio alle Province/Enti di area vasta sono attribuite importanti funzioni di supporto alle attività di programmazione, gestione e valutazione svolte dai Comuni. Le Province di Lucca, Pesaro-Urbino, Bologna, Belluno e Rovigo hanno partecipato ad ARCHIMEDE per sviluppare nuovi strumenti per rispondere alle proprie funzioni istituzionali e hanno svolto attività di produzione di indicatori e di modelli di analisi dei fenomeni di pendolarismo quotidiano per motivi di studio e lavoro. I modelli in oggetto possono costituire un valido supporto alle attività di predisposizione del piano di traffico e di programmazione delle reti di trasporto degli enti locali e consentono inoltre di aprire uno squarcio sui processi di trasformazione del tessuto economico e sociale – legati, ad esempio all’immigrazione – che depositano una traccia consistente in termini di trasformazione dei flussi di mobilità.

icona-slide

Interventi:

Il Progetto Archimede. Le potenzialità per le analisi territoriali
Roberta Vivio, Istat

Percorsi di istruzione, formazione, abbandono e inserimento lavorativo. Sperimentazione di integrazione delle fonti regionali
Annalisa Laghi, Regione Emilia-Romagna; Romina Filippini, Istat; Vincenzo Ricciari, Éupolis Lombardia, Cisis

L’esperienza del progetto Archimede nelle Province
Lorenzo Maraviglia, Provincia di Lucca, CUSPI-UPI

icona-video

  (Clicca e guarda il video su youtube)

Ultima modifica: 21 dicembre 2021