In merito ad alcune notizie pubblicate oggi, su “L’Espresso” riguardo alla rilevazione sulle assenze, avviata nell’estate del 2008 dal Ministero per la pubblica amministrazione e l’innovazione ed effettuata secondo le specifiche metodologiche sviluppate dall’Istat, si precisa quanto segue:
- L’Istat non fa alcuna “pulitura” dei dati, ma applica gli usuali controlli di qualità e, in presenza di errori, dati anomali e mancate risposte, procede alla loro correzione e stima utilizzando le consolidate metodologie applicate nelle indagini statistiche ufficiali.
- La rilevazione riguarda le seguenti tipologie di amministrazioni:
1. Ministeri e Presidenza del consiglio (con esclusione del comparto Scuola, Forze armate, Forze di polizia)
2. Altre pubbliche amministrazioni centrali
3. Regioni e Province autonome
4. Province
5. Comuni
6. ASL
7. Aziende ospedaliere
8. Enti di previdenza. - La rilevazione è campionaria; il campione comprende circa il 20% delle istituzioni e l’86% dei dipendenti delle amministrazioni comprese nel campo di osservazione. Le amministrazioni inserite nel campione sono contattate e sollecitate mensilmente. La copertura ovviamente varia di mese in mese raggiungendo livelli soddisfacenti (il tasso di risposta riferito a ciascuna tipologia viene pubblicato ogni mese sul sito del Ministero PA). L’unica tipologia di amministrazioni con tassi di risposta contenuti è quella degli enti di previdenza, ma ogni mese rispondono gli enti più grandi, che coprono più del 90% dei dipendenti del settore. Le amministrazioni più rilevanti che non hanno risposto vengono comunque chiaramente indicate (ad esempio è il caso delle Regioni nel solo mese di luglio 2009; mese per il quale i risultati della rilevazione sono tra l’altro ancora provvisori).